Visite guidate tra i meleti: boom di richieste nel 2023
Circa il 30% di visite in più e oltre 12.000 partecipanti.
| © Consorzio Mela Alto Adige
Circa il 30% di visite in più e oltre 12.000 partecipanti. Per gli ambasciatori della mela dell’Alto Adige è stato un 2023 particolarmente intenso e ricco di soddisfazioni: le passeggiate guidate tra i meleti sono sempre più amate. Ieri, in occasione dell’incontro di fine anno presso il Gustelier dell’hgv a Bolzano, gli ambasciatori della mela hanno partecipato a una formazione ed eletto tra le proprie file l’“Ambasciatrice dell’anno”: Christine Schönweger di Parcines.
Le visite guidate nelle zone di coltivazione della mela dell’Alto Adige – tra Salorno e la Val Venosta, fino ad arrivare all’area di Bressanone – hanno luogo da tanti anni: in genere direttamente tra i filari, talvolta anche nelle cooperative. Chi partecipa alle visite impara a conoscere meglio il mondo della melicoltura: le varietà, il lavoro dei frutticoltori nel corso dell’anno, i cicli naturali della pianta e molto altro. L’iniziativa, frutto della cooperazione tra il Consorzio Mela Alto Adige e IDM, viene proposta tramite gli enti di promozione turistica tra marzo e novembre e si rivolge sia alla popolazione locale sia ai turisti. Le guide sono i cosiddetti ambasciatori e ambasciatrici della mela, in gran parte loro stessi coltivatori e tutti appositamente formati per questo ruolo. Il 2023 ne ha visti in attività circa una sessantina.
Quest’anno il numero di partecipanti è stato il più alto di sempre, ha riferito Julia Hilber di IDM Alto Adige durante l’incontro di formazione degli ambasciatori della mela a conclusione della stagione 2023. Le visite guidate sono passate da 648 nel 2022 a 854 nella stagione che sta per finire, con una crescita del 30%. Allo stesso tempo è aumentato anche il numero di partecipanti: il 38% in più, passando da 8.711 (2022) a 12.029 (2023). Particolarmente richieste sono state le visite ai meleti della Bassa Atesina, ma anche a quelli della bassa Val Venosta e dell’area di Bressanone, nella zona di conferimento della cooperativa frutticola Melix. Poco meno di tre quarti delle visite si sono svolte in frutteto, un quarto presso le cooperative.
In questa stagione, per la prima volta, è stato chiesto a chi ha partecipato di esprimere le proprie impressioni, consentendo di raccogliere feedback oltremodo interessanti. A incuriosire di più sono stati i processi di coltivazione, le varietà di mela e il lavoro quotidiano delle famiglie di frutticoltori; ma anche la difesa delle piante, le cooperative e le degustazioni hanno trovato grande riscontro. Sono piaciute molto anche l’autenticità, la grande competenza e la passione con cui gli ambasciatori hanno tenuto le visite, apprezzatissime anche per l’approccio pratico e l’informatività. Alcuni hanno espresso il desiderio di poter assaggiare nel corso della visita ancora più mele e prodotti a base di mela.
A ottenere valutazioni particolarmente positive è stata l’associazione turistica di Parcines con l’ambasciatrice della mela Christine Schönweger. Ed è stata proprio lei, ieri, a essere incoronata “Ambasciatrice dell’anno” dall’assemblea degli ambasciatori e Georg Kössler, presidente del Consorzio Mela Alto Adige. “Siamo molto fieri dei nostri ambasciatori e ambasciatrici della mela, che con grande impegno trasmettono sia alla gente del posto che agli ospiti preziose conoscenze sulla melicoltura e sulle tante sfaccettature di questo mondo. Il loro è un contributo incredibilmente importante per il successo della mela dell’Alto Adige”, ha dichiarato Kössler.
Gli ambasciatori della mela, inoltre, non si limitano alle visite guidate nei meleti, ma sono attivi anche nel progetto mela-scuola nelle scuole primarie dell’Alto Adige. Anche questa iniziativa ha registrato una crescita: il 12% in più. Nell’anno scolastico 2022/23 ben 287 classi quarte hanno partecipato all’iniziativa e ricevuto la visita di un ambasciatore o di un’ambasciatrice della mela.
Durante l’incontro formativo, tenutosi ieri presso il Gustelier dell’Unione Albergatori e Pubblici esercenti (hgv) a Bolzano, i circa 50 partecipanti hanno approfondito anche il tema della sensorialità. Claudia Klammsteiner, collaboratrice del Consorzio Mela Alto Adige e tra i primissimi sommelier della mela, ha illustrato il percorso di formazione e i compiti del sommelier della mela. Tra i tanti campi d’azione, ha ricordato il ruolo di esperta di sensorialità – profilo gustativo, aromi e consistenza – delle varietà presentate alla fiera di settore Fruit Logistica, ma anche quello di consulente nella ristorazione e nel commercio, e di relatrice negli istituti alberghieri. Questa figura professionale è nata in Alto Adige: qui si sono formati i primi sommelier della mela del mondo, con un corso che è giunto già alla terza edizione. L’esperta di sensorialità e relatrice del corso Elisa Vanzo, del Centro di sperimentazione Laimburg, ha infine presentato agli ambasciatori della mela un’introduzione tecnica all’analisi sensoriale delle mele.
Le visite guidate nelle zone di coltivazione della mela dell’Alto Adige – tra Salorno e la Val Venosta, fino ad arrivare all’area di Bressanone – hanno luogo da tanti anni: in genere direttamente tra i filari, talvolta anche nelle cooperative. Chi partecipa alle visite impara a conoscere meglio il mondo della melicoltura: le varietà, il lavoro dei frutticoltori nel corso dell’anno, i cicli naturali della pianta e molto altro. L’iniziativa, frutto della cooperazione tra il Consorzio Mela Alto Adige e IDM, viene proposta tramite gli enti di promozione turistica tra marzo e novembre e si rivolge sia alla popolazione locale sia ai turisti. Le guide sono i cosiddetti ambasciatori e ambasciatrici della mela, in gran parte loro stessi coltivatori e tutti appositamente formati per questo ruolo. Il 2023 ne ha visti in attività circa una sessantina.
Quest’anno il numero di partecipanti è stato il più alto di sempre, ha riferito Julia Hilber di IDM Alto Adige durante l’incontro di formazione degli ambasciatori della mela a conclusione della stagione 2023. Le visite guidate sono passate da 648 nel 2022 a 854 nella stagione che sta per finire, con una crescita del 30%. Allo stesso tempo è aumentato anche il numero di partecipanti: il 38% in più, passando da 8.711 (2022) a 12.029 (2023). Particolarmente richieste sono state le visite ai meleti della Bassa Atesina, ma anche a quelli della bassa Val Venosta e dell’area di Bressanone, nella zona di conferimento della cooperativa frutticola Melix. Poco meno di tre quarti delle visite si sono svolte in frutteto, un quarto presso le cooperative.
In questa stagione, per la prima volta, è stato chiesto a chi ha partecipato di esprimere le proprie impressioni, consentendo di raccogliere feedback oltremodo interessanti. A incuriosire di più sono stati i processi di coltivazione, le varietà di mela e il lavoro quotidiano delle famiglie di frutticoltori; ma anche la difesa delle piante, le cooperative e le degustazioni hanno trovato grande riscontro. Sono piaciute molto anche l’autenticità, la grande competenza e la passione con cui gli ambasciatori hanno tenuto le visite, apprezzatissime anche per l’approccio pratico e l’informatività. Alcuni hanno espresso il desiderio di poter assaggiare nel corso della visita ancora più mele e prodotti a base di mela.
A ottenere valutazioni particolarmente positive è stata l’associazione turistica di Parcines con l’ambasciatrice della mela Christine Schönweger. Ed è stata proprio lei, ieri, a essere incoronata “Ambasciatrice dell’anno” dall’assemblea degli ambasciatori e Georg Kössler, presidente del Consorzio Mela Alto Adige. “Siamo molto fieri dei nostri ambasciatori e ambasciatrici della mela, che con grande impegno trasmettono sia alla gente del posto che agli ospiti preziose conoscenze sulla melicoltura e sulle tante sfaccettature di questo mondo. Il loro è un contributo incredibilmente importante per il successo della mela dell’Alto Adige”, ha dichiarato Kössler.
Gli ambasciatori della mela, inoltre, non si limitano alle visite guidate nei meleti, ma sono attivi anche nel progetto mela-scuola nelle scuole primarie dell’Alto Adige. Anche questa iniziativa ha registrato una crescita: il 12% in più. Nell’anno scolastico 2022/23 ben 287 classi quarte hanno partecipato all’iniziativa e ricevuto la visita di un ambasciatore o di un’ambasciatrice della mela.
Durante l’incontro formativo, tenutosi ieri presso il Gustelier dell’Unione Albergatori e Pubblici esercenti (hgv) a Bolzano, i circa 50 partecipanti hanno approfondito anche il tema della sensorialità. Claudia Klammsteiner, collaboratrice del Consorzio Mela Alto Adige e tra i primissimi sommelier della mela, ha illustrato il percorso di formazione e i compiti del sommelier della mela. Tra i tanti campi d’azione, ha ricordato il ruolo di esperta di sensorialità – profilo gustativo, aromi e consistenza – delle varietà presentate alla fiera di settore Fruit Logistica, ma anche quello di consulente nella ristorazione e nel commercio, e di relatrice negli istituti alberghieri. Questa figura professionale è nata in Alto Adige: qui si sono formati i primi sommelier della mela del mondo, con un corso che è giunto già alla terza edizione. L’esperta di sensorialità e relatrice del corso Elisa Vanzo, del Centro di sperimentazione Laimburg, ha infine presentato agli ambasciatori della mela un’introduzione tecnica all’analisi sensoriale delle mele.