Il mondo della mela continua a crescere

Sebbene lo studio e il riconoscimento della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) risalgano al 2014, alla luce della strategia di sostenibilità “sustainapple” intrapresa negli ultimi anni, oggi il settore frutticolo altoatesino può essere ancora più soddisfatto dei risultati raggiunti.

 | © Consorzio Mela Alto Adige
Riconosciuto ufficialmente come modello LINSA (Learning and Innovation Network for Sustainable Agriculture), il mondo della mela altoatesina è infatti una rete in continua espansione e crescita. Tanto che nel nuovo opuscolo informativo, presentato mercoledì in occasione del summit della frutticoltura provinciale, si contano ben 6 nuove entrate.
 
VOG, VI.P, Agrios, SBR, SBB, SK, OG, WAPA e così via: le sigle che rappresentano le organizzazioni del comparto frutticolo altoatesino sono così tante che neanche gli addetti ai lavori le conoscono tutte. Per fornire un quadro riassuntivo della situazione, cinque anni fa il Consorzio Mela Alto Adige ha pubblicato un opuscolo informativo – nello stile grafico dei disegni “aguzza la vista” – che adesso è stato ripresentato nella versione aggiornata con 6 nuovi protagonisti. Alla presentazione dell’opuscolo, avvenuta nella serata di mercoledì 31 agosto al maso Wernerhof di Cologna, l’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler e il presidente del Consorzio Mela Alto Adige, Georg Kössler, hanno accolto i massimi esponenti delle organizzazioni frutticole provinciali, rappresentate nella quasi totalità.
 
Il successo della frutticoltura altoatesina è il risultato del grande sforzo congiunto di una moltitudine di organizzazioni: “La sincronia del vostro lavoro è perfetta come un orologio svizzero”, ha sottolineato Kössler. E non potrebbe essere altrimenti, come ha ribadito l‘assessore Schuler: “Le sfide da superare nel settore delle mele sono molte: Il dialogo interno ed esterno, così come la consulenza della comunità scientifica, sono pertanto indispensabili per assicurare un futuro di successo alla coltivazione delle mele”. Da parte sua Martin Pinzger (il direttore generale di VIP ha rappresentato nell’occasione il vicepresidente del Consorzio Mela, Thomas Oberhofer) ha fatto riferimento agli sforzi quotidiani necessari per una buona collaborazione: “Non è sempre tutto rose e fiori, bisogna lavorare costantemente per non perdere di vista il quadro generale e per il bene delle 7.000 famiglie che vivono di agricoltura”.
 
“Un esempio per il mondo che anche l’agricoltura su piccola scala può avere un futuro”: questa è la conclusione dello studio della FAO, illustrata ai presenti dall’esperto di frutticoltura Kurt Werth. In questo documento la frutticoltura altoatesina viene definita come modello LINSA, ovvero caratterizzato dalla cooperazione di diversi gruppi che si riformano in base alle esigenze, acquisiscono conoscenze, condividono informazioni e imparano gli uni dagli altri. “La loro attenzione si concentra sui bisogni e sulla capacità di evolversi”, ha riferito Werth, che è stato in contatto con gli inviati delle Nazioni Unite e gli autori dello studio FAO. L’esperto è rimasto particolarmente colpito dal fatto che la melicoltura a conduzione familiare possa essere altamente innovativa e dinamica grazie alle associazioni cooperative e all’apprendimento reciproco. E oggi più che mai, nella fase di attuazione della strategia di sostenibilità sustainapple, la rete di apprendimento e innovazione per l’agricoltura sostenibile - LINSA - assume una nuova importanza.
 
E poiché il mondo della mela altoatesina è un’entità viva, in continua crescita, questo comporta anche nuovi compiti. Basti pensare che, rispetto alla prima edizione del 2017, si registrano sei nuove rappresentazioni nel quadro degli oggetti nascosti presentato da Anna Oberkofler. Tra le new entries figurano la Libera Università di Bolzano e la stessa iniziativa sustainapple. Ma perché è stato scelto un quadro in stile “aguzza la vista”? “Per fornire una panoramica di tutti i protagonisti abbiamo scelto volutamente questa forma di presentazione simpatica e riassuntiva, piacevole da guardare, che permette di tenere d’occhio il quadro generale”, ha spiegato Oberkofler.
 
Nella foto da sinistra:
Walter Guerra, Centro di Sperimentazione Laimburg
Reinhard Verdorfer, Bioland
Alessandro Dalpiaz, Assomela
Manfred Pechlaner, Condifesa Bolzano
Ennio Magnani, Assomela
Siegfried Rinner, Südtiroler Bauernbund
Georg Kössler, Consorzio Mela Alto Adige
Kurt Werth
Michael Simonini, Condifesa Bolzano
Massimo Tagliavini, Libera Università di Bolzano
Martin Pinzger, VIP
Georg Theiner, Fructus Merano
Barbara Gamper, VIP
Manuel Santer, Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige
Andreas Kraus, Provincia di Bolzano
Jutta Perkmann, VOG Products
Wolfgang Drahorad, Museo della Frutticoltura
Johannes Runggaldier, VOG Products
Tanja Mimmo, Libera Università di Bolzano
Hannes Tauber, VOG
Erwin Hinteregger, IDM Alto Adige
Arnold Schuler, assessore provinciale all’agricoltura
Michael Oberrauch, Aste Frutta Castelfirmiano
Thomas Theiner, Egma Vilpiano
Markus Tscholl, Egma Vilpiano
Dietmar Sinner, Controllo Qualità Alto Adige
Thomas Mur, Fiera Bolzano
Michael Oberhuber, Centro di Sperimentazione Laimburg
Peter Möltner, Provincia di Bolzano
Julia Hilber, IDM Alto Adige
Evi Götsch, Fiera Bolzano
Ulrich Höllrigl, Südtiroler Bauernbund
Sabine Oberhollenzer, VOG
Stefan Pircher, Associazione diplomati delle scuole agrarie
Walter Pardatscher, VOG
 | © Südtiroler Apfelkonsortium

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