Paesaggio, diversità, reti anti-grandine
L’Alto Adige racchiude in se moltissimi paesaggi differenti ed una vasta produzione di prodotti diversi tra loro, come per esempio latte, vino, verdure ecc. Le reti anti grandine garantiscono al contadino ed alla sua famiglia il sostentamento anche in caso di intemperie, per questo sono così importanti.
Il paesaggio
Il paesaggio dell’Alto Adige è strutturato come un piccolo mosaico. Oltre ai frutteti e ai pendii, sono presenti vigneti, boschi e altri tipi di ambiente.
La frutticoltura altoatesina conta 18.500 ettari, mentre l’intero territorio dell’Alto Adige è di circa 740.000 ettari. Pertanto, solo il 2,5% della superficie provinciale è coltivata a frutteto.
Diversità
L’Alto Adige è particolarmente adatto alla meli coltura e frutticoltura, grazie alle sue condizioni climatiche e alle conoscenze maturate in questo ambito, così come altre regioni sono votate alla coltivazione di arance, riso o caffè. Oltre ai meleti, molti frutticoltori gestiscono per lo più vigneti o coltivano frutti di bosco e verdura come per esempio lattuga, cavolfiori e asparagi.
La meli coltura / frutticoltura dunque, rappresenta solo una parte della produzione di alimenti dell’Alto Adige. Appena l’8% delle superfici coltivate è dedicato ai frutteti, la maggior parte è occupata da prati e pascoli. Oltre alle mele, vengono prodotti latte e vino, diversi tipi di verdura e altre colture specializzate; Inoltre ultimamente è stato reintrodotto anche il grano duro. Sono pochissime le regioni che possono vantare una tale varietà di colture professionali su una superficie così limitata come l’Alto Adige.
Le reti anti grandine
La grandine può distruggere gran parte del raccolto. I contadini devono proteggere la produzione e garantire il sostentamento delle loro famiglie e spesso un’assicurazione non è sufficiente. Le reti antigrandine sono costose, vengono utilizzate soltanto nei punti dove i danni potrebbero essere più ingenti e frequenti. Infatti l’assicurazione antigrandine offre ai contadini una protezione massima del 70%.
I contadini sono disposti a rinunciare alle reti anti grandine?
I contadini sono disposti a rinunciare alle reti antigrandine nei pressi di edifici e complessi storici, se il comune interessato accetta di partecipare economicamente alla perdita del raccolto. La Giunta Provinciale, insieme all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti e al Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, ha varato un apposito regolamento.
Ci sono ripercussioni sul turismo?
Frutticoltura e turismo sono altamente compatibili. Molti comuni in cui la frutticoltura è tradizione, ad esempio nella Val d’Adige o nel Burgraviato (Scena, Appiano, Caldaro, ecc.), sono diventati importanti mete turistiche. Specialmente nel periodo della fioritura, i numerosi percorsi per escursioni a piedi o in bicicletta permettono di vivere una bellissima esperienza.
Il paesaggio dell’Alto Adige è strutturato come un piccolo mosaico. Oltre ai frutteti e ai pendii, sono presenti vigneti, boschi e altri tipi di ambiente.
La frutticoltura altoatesina conta 18.500 ettari, mentre l’intero territorio dell’Alto Adige è di circa 740.000 ettari. Pertanto, solo il 2,5% della superficie provinciale è coltivata a frutteto.
Diversità
L’Alto Adige è particolarmente adatto alla meli coltura e frutticoltura, grazie alle sue condizioni climatiche e alle conoscenze maturate in questo ambito, così come altre regioni sono votate alla coltivazione di arance, riso o caffè. Oltre ai meleti, molti frutticoltori gestiscono per lo più vigneti o coltivano frutti di bosco e verdura come per esempio lattuga, cavolfiori e asparagi.
La meli coltura / frutticoltura dunque, rappresenta solo una parte della produzione di alimenti dell’Alto Adige. Appena l’8% delle superfici coltivate è dedicato ai frutteti, la maggior parte è occupata da prati e pascoli. Oltre alle mele, vengono prodotti latte e vino, diversi tipi di verdura e altre colture specializzate; Inoltre ultimamente è stato reintrodotto anche il grano duro. Sono pochissime le regioni che possono vantare una tale varietà di colture professionali su una superficie così limitata come l’Alto Adige.
Le reti anti grandine
La grandine può distruggere gran parte del raccolto. I contadini devono proteggere la produzione e garantire il sostentamento delle loro famiglie e spesso un’assicurazione non è sufficiente. Le reti antigrandine sono costose, vengono utilizzate soltanto nei punti dove i danni potrebbero essere più ingenti e frequenti. Infatti l’assicurazione antigrandine offre ai contadini una protezione massima del 70%.
I contadini sono disposti a rinunciare alle reti anti grandine?
I contadini sono disposti a rinunciare alle reti antigrandine nei pressi di edifici e complessi storici, se il comune interessato accetta di partecipare economicamente alla perdita del raccolto. La Giunta Provinciale, insieme all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti e al Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, ha varato un apposito regolamento.
Ci sono ripercussioni sul turismo?
Frutticoltura e turismo sono altamente compatibili. Molti comuni in cui la frutticoltura è tradizione, ad esempio nella Val d’Adige o nel Burgraviato (Scena, Appiano, Caldaro, ecc.), sono diventati importanti mete turistiche. Specialmente nel periodo della fioritura, i numerosi percorsi per escursioni a piedi o in bicicletta permettono di vivere una bellissima esperienza.